[personal profile] brokenapeiron
 Mikitaka non riusciva a credere che fosse passato così tanto tempo. Da quando aveva trovato quell'equilibrio con quell'uomo aveva conosciuto la bellezza di una vita casalinga, tranquilla e fatta da una routine piacevole. Lui andava a scuola, l'altro andava a lavoro. Tornavano a casa, cenavano o pranzavano, stavano l'uno vicino all'altro, magari mentre uno leggeva o dormiva. Il cibo che veniva cucinato era sempre buono, e la casa sempre pulita. Mikitaka non riusciva davvero a credere di essere riuscito in una missione così difficile e complicata: quella di entrare nella casa e nel cuore di un uomo adulto, solitario, ma soprattutto un assassino.
Era difficile da spiegare il perché fosse finito in quella situazione. Josuke aveva convinto Kira a ritirarsi in cambio della vita, cosa che il secondo non aveva apprezzato per nulla. Ma era meglio ritirarsi e rimanere nell'ombra per un po', riflettendo su come muoversi in quella città improvvisamente piena di stand. Josuke aveva quindi cercato un modo per unire l'utile al dilettevole. Dare qualcuno di immortale in pasto a Kira, pur di tenerlo tranquillo e impedirgli di uccidere in maniera definitiva qualcuno della cittadina. Yoshikage non ne era affatto felice, ma l'altra possibilità era un dora in faccia. Così aveva accettato i tentativi andati a vuoto degli uomini del pilastro, carinissimi, per carità, ma decisamente troppo mascolini per i gusti del killer.
Che senso aveva cercare di uccidere un uomo millenario gigantesco e con delle mani così grandi e forti? Quando aveva aperto la porta, trovandosi Wamuu agghindato da ragazza adolescente, Yoshikage aveva lentamente richiuso la porta sussurrando un ringraziamento traumatizzato, consapevole di avere Killer Queen nascosta in cima ad un armadio spaventata. Come poteva credere quell'idiota di Josuke che potesse andargli bene un uomo di due metri e largo come un armadio? Non c'era alcuna possibilità che potesse sentirsi appagato dopo aver fatto pressapoco saltare in aria qualcuno di simile. E senza che se ne accorgesse, tra una visita e l'altra di un Santana che tentava di giocare con lui - la paura di essere pedinato da uno di quelli lo inseguì per molto tempo - arrivò quello strano ragazzo dai capelli chiarissimi e gli occhi verdi.
Mikitaka diceva di chiamarsi con un altro nome, in realtà. Diceva di essere un alieno venuto dalla Nube di Magellano, e di studiare la Terra per verificarne l'abitabilità per i suoi simili. Kira era rimasto lievemente sorpreso dall'eccentricità del giovane, e soprattutto dal modo incredibilmente naturale a cui si approcciava a lui. Sembrava non aver paura della morte che camminava al suo fianco, ascoltandolo parlare delle stelle.
Anzi, Mikitaka diceva di voler aiutare Josuke. Lui poteva farlo, aveva detto. In poco il suo corpo era mutato in fattezze più femminili, aveva offerto le proprie mani a Yoshikage. Delicate, femminili, affusolate o più forti. Mikitaka poteva offrirgli tutte le mani che voleva, tutte diverse, e perfino ridursi a solo il moncone che Kira amava tanto. Senza respiro, Yoshikage osservava la mano che teneva tra le dita, calda e mobile come in vita. La sua sorpresa, quando quella effettivamente si mosse, carezzandogli il palmo. Come le sue fidanzate, ma finalmente elegante, pronta a ricambiare il suo amore.
Quando si ritrovò senza fiato, a leccare quelle dita animate seduto sul pavimento, nella mente dell'assassino passò, improvviso e terribile, il pensiero che forse aveva trovato un surrogato lievemente soddisfacente. Non avrebbe mai fatto detonare l'alieno, ma avrebbe comunque ottenuto quelle mani che tanto desiderava. Una cosa tirava l'altra, e alla fine si era ritrovato incastrato in una vita casalinga, fatto dell'alieno mutaforma che esaudiva i suoi desideri più perversi e una benvenuta nuova calma nella sua vita tranquilla. Ora doveva solo sopportare le telefonate di Josuke, preoccupato della salute del suo amico. Ma era una cosa buffa: Mikitaka non sembrava per nulla conscio del pericolo. Come se non pensare alla morte potesse tenerla lontana...

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